Dolore cronico in pazienti con malattie cardiovascolari
Il dolore cronico rappresenta una condizione frequente nei pazienti con malattie cardiovascolari, spesso aggravato dalla limitazione funzionale e dall’uso di farmaci multipli. La gestione di questi pazienti è complessa: l’impiego prolungato di analgesici, soprattutto oppioidi e FANS, può aumentare il rischio di eventi avversi cardiovascolari.
La radiofrequenza con Nimbus Stratus costituisce un’alternativa valida, in quanto riduce la necessità di terapia farmacologica cronica e consente di agire selettivamente sulle vie nocicettive periferiche.
La procedura, eseguibile in anestesia locale con sedazione cosciente, minimizza lo stress emodinamico rispetto ad approcci più invasivi, risultando compatibile con pazienti affetti da patologie coronariche, scompenso cardiaco controllato o aritmie.
Tuttavia, è essenziale un’accurata valutazione pre-procedurale cardiologica, con monitoraggio intraoperatorio continuo per prevenire instabilità emodinamiche.
Gestione nei pazienti con pacemaker o neurostimolatori
Un aspetto delicato riguarda i pazienti portatori di pacemaker o neurostimolatori spinali. In questi casi, la radiofrequenza deve essere eseguita con protocolli specifici per evitare interferenze elettromagnetiche.
La raccomandazione principale è di consultare il cardiologo o lo specialista responsabile del dispositivo, verificando il modello e la programmazione del pacemaker. Durante la procedura è consigliata la presenza di un tecnico dedicato per monitorare il funzionamento del dispositivo.
L’uso di sistemi multitined come Nimbus riduce la durata complessiva della procedura e, di conseguenza, il tempo di esposizione a potenziali interferenze.
Le esperienze cliniche riportano che, con adeguate precauzioni, la radiofrequenza nei portatori di pacemaker o neurostimolatori può essere effettuata in sicurezza.
Considerazioni per patologie autoimmuni
I pazienti con malattie autoimmuni, come artrite reumatoide o lupus eritematoso sistemico, presentano spesso dolore cronico di difficile gestione. L’impiego di radiofrequenza rappresenta una strategia efficace per ridurre la dipendenza da corticosteroidi e immunosoppressori.
Le precauzioni includono una valutazione attenta dello stato immunitario, la sospensione o modulazione temporanea di alcune terapie immunosoppressive e la profilassi antibiotica nei casi a rischio.
La procedura con Nimbus Stratus può essere adattata riducendo il numero di accessi grazie al design multitined, minimizzando il rischio di infezioni locali e complicanze da immunosoppressione.
La letteratura suggerisce che questi pazienti possono trarre un beneficio significativo dall’RFA, soprattutto quando inserita in un programma multimodale di gestione del dolore.
Protocolli di sicurezza avanzati
Nei pazienti complessi, la sicurezza è garantita dall’applicazione di protocolli avanzati. Questi includono la valutazione multidisciplinare pre-procedurale (cardiologica, neurologica, reumatologica), la definizione di un piano anestesiologico personalizzato e l’uso di monitoraggio continuo durante la procedura.
Il team deve essere addestrato al riconoscimento e alla gestione delle complicanze intra-procedurali, con disponibilità immediata di farmaci e dispositivi di emergenza.
L’impiego di dispositivi multitined riduce i rischi di complicanze correlate a multiple penetrazioni e migliora la standardizzazione del trattamento.
I protocolli di sicurezza avanzati permettono di estendere l’applicabilità della radiofrequenza a popolazioni ad alto rischio clinico.
Evidenze cliniche nei pazienti complessi
Studi prospettici e case series hanno documentato la fattibilità e l’efficacia della radiofrequenza in pazienti con comorbidità cardiovascolari, pacemaker e malattie autoimmuni.
I risultati mostrano una riduzione significativa del dolore e miglioramenti funzionali anche in popolazioni considerate ad alto rischio.
Le complicanze sono risultate rare e generalmente transitorie, confermando che con adeguati protocolli la radiofrequenza può essere applicata in sicurezza.
Queste evidenze sostengono l’integrazione di Nimbus Stratus nei percorsi clinici dedicati ai pazienti complessi.
Personalizzazione della terapia
La gestione del dolore in pazienti con comorbidità complesse richiede un approccio personalizzato. L’integrazione di Nimbus Stratus in protocolli multimodali consente di ridurre l’esposizione a farmaci, migliorare la qualità della vita e mantenere la sicurezza.
Ogni procedura deve essere pianificata tenendo conto delle caratteristiche specifiche del paziente, delle terapie concomitanti e delle possibili interazioni.
La personalizzazione si estende anche al follow-up, che deve essere più ravvicinato nei pazienti fragili per monitorare outcome ed eventuali complicanze tardive.
Questo approccio rappresenta la chiave per garantire l’efficacia e la sicurezza della radiofrequenza in una popolazione clinicamente complessa.
Riferimenti
- Al-Kaisy A., Pang D., Desai M., McNamee D. NIMBUS: A Novel Multi-Tined Expandable Electrode for Percutaneous Radiofrequency Lesioning of the Sacroiliac Joint. Orthopaedic Proceedings, 2018.
- McCormick Z., Burnham R., Wright E., Allan J. Randomized Controlled Trial of Cervical Medial Branch Radiofrequency Ablation for Chronic Neck Pain. Regional Anesthesia and Pain Medicine, 2018.