TRATTAMENTI CON RADIOFREQUENZA

RADIOFREQUENZA

La Radiofrequenza è un trattamento antalgico mininvasivo in grado di interrompere le vie di trasmissione del dolore attraverso specifici elettrodi, i quali attraverso un generatore di corrente, permettono di effettuare un trattamento di ablazione o di neuromodulazione del nervo da cui origina il dolore. E’ indicata per pazienti con dolore cronico neuropatico positivi a blocco diagnostico con lidocaina del nervo suddetto. Alcune delle indicazioni principali sono:

Il trattamento a radiofrequenza viene svolto da 4 componenti chiave:

  1. Generatore a radiofrequenza per l’erogazione dell’energia
  2. Ago a radiofrequenza per il raggiungimento del sito anatomico
  3. Elettrodi a radiofrequenza (monouso o pluriuso)
    Vengono collegati al generatore e inseriti all’interno degli aghi di opportuna lunghezza, trasportano l’energia dal generatore direttamente alla punta dell’ago posizionata in prossimità del nervo.
  4. Piastra di dispersione per la chiusura del circuito 

Come funziona la radiofrequenza?

Il generatore di corrente produce un flusso di corrente che viene erogato attraverso un elettrodo attorno al quale si manifestano gli effetti del campo elettrico. Tale corrente viene poi raccolta da una piastra nel caso di trattamenti monopolari o da un secondo elettrodo di “uscita” nel caso di trattamenti bipolari. Un campo elettrico nel range delle radiofrequenze (500 kHz) genera un surriscaldamento del tessuto per l’attrito dovuto al movimento degli ioni. A seconda poi del tipo di corrente inviata il trattamento può essere di tipo lesivo-termico (corrente continua) generalmente con temperature che raggiungono anche gli 80°, o di tipo Neuromodulativo con temperature controllate inferiori a 42°, ottimizzando in questo caso parametri come il Voltaggio, la Frequenza dell’impulso o la Durata dell’impulso.

Vantaggi